Nella giornata di oggi, giovedì 4 maggio, era fissata la discussione in Aula sulla Fase 3, ma il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas non si è presentato e l’incontro è slittato a martedì prossimo, 9 giugno.
L’opposizione in Consiglio regionale ha criticato duramente il comportamento del governatore sardo.
“Prima di certificati sanitari dovremmo iniziare a discutere di certificati di idoneità istituzionale – ha dichiarato Cesare Moriconi (Pd), parlando anche di “atteggiamento irresponsabile e irriguardoso da parte del presidente della Regione nei confronti del Consiglio regionale. La nostra impressione è che sia più impegnato sulla ribalta mediatica: siamo disgustati”.
Eugenio Lai (LeU) ha osservato che “questo Consiglio non merita di essere snobbato in ogni discussione fondamentale dal presidente della Giunta”. Massimo Zedda (Progressisti) ha fatto notare che “al netto della presenza per Sa die, il presidente non ha mai trovato il tempo per il confronto in Aula”. Oltretutto, ha aggiunto, “questo è l’unico caso in Italia di un presidente di Regione chiuso a casa per mesi e non ha avuto neanche la sensibilità di andare a portare solidarietà agli operatori sanitari impegnati sul fronte Covid”.
Per Desirè Manca “ormai vedere il governatore in Consiglio è diventata un’utopia: il presidente ha preso parte a nemmeno il 10% delle sedute consiliari”. Secondo il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau “è grave che il presidente Solinas abbia comunicato solo oggi la sua indisponibilità a partecipare alla discussione”. Le difese di Solinas sono state prese dal capogruppo del Psd’Az Franco Mula: “Il presidente stamattina era disponibile a venire in Aula, avremmo dovuto chiedere l’inversione dell’ordine del giorno. Risponderà martedì in Aula, noi non ci sottraiamo al dibattito”.