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Lo stato di conservazione dell’isola dell’Asinara negli ultimi venti anni è rimasto eccellente e si caratterizza tuttora per un’elevata integrità del suo mare, la cui funzione per la conservazione dell’intero ecosistema è cruciale. È quanto dicono i primi risultati di “Gestione partecipata degli ecosistemi marini nella Area Marina protetta Isola dell’Asinara con il coinvolgimento dei pescatori”, progetto condotto da Università di Sassari e Area marina e finanziato dal “Po-Feamp Italia 2014-2020 – Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca”.

L’emergenza sanitaria ha bloccato al momento le attività sul campo, ma non ha fermato il progetto destinato alla promozione e all’adozione di nuovi modelli, virtuosi e partecipativi, di pesca sostenibile. È stata realizzata l’analisi degli stakeholder con un questionario ad hoc, rivolto a testimoni privilegiati del mondo professionale e istituzionale e incentrato su temi come specie da salvaguardare, tipologia degli attrezzi da pesca usati, scarto e taglia minima.

“Il confronto coi pescatori è stato molto stimolante, hanno mostrato grande interesse e hanno proposto per primi soluzioni di salvaguardia della risorsa ittica”, dice la coordinatrice del progetto, Donatella Carboni. “Speriamo che lo studio vada a buon fine e porti a concrete azioni di riforma della gestione e della governance partecipata e condivisa dell’Area marina protetta – conclude – con un coinvolgimento dei pescatori sempre maggiore”.