Svolta nel caso della rapina a don Pirarba, avvenuta il 7 maggio scorso nella casa del prelato a Tortolì. I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Lanusei e dalla compagnia di Cagliari hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Lanusei, nella persona del sostituto Procuratore Gualtiero Battisti, a carico di Emilio Derosas, 19enne di Orosei. Il provvedimento, ha spiegato il pm stamani nel corso di una conferenza stampa, si è reso possibile e necessario per l’importante carico di indizi emerso nei confronti del rapinatore ma si avevano, inoltre, fondati elementi per ritenere che il giovane, il quale ha già abitato per alcuni anni passati in Spagna, avesse intenzione di fuggire, recandosi di nuovo in Spagna, per sottrarsi, o almeno tentare di sottrarsi, alle ricerche da parte dell’autorità giudiziaria.
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Dopo un incessante servizio di osservazione in una zona di Cagliari i militari sono riusciti ad individuare il diciannovenne di Orosei. Il ragazzo è stato fermato e portato nel carcere di Uta e dovrà rispondere di rapina pluriaggravata e per lesioni personali dolose gravi. Continuano ininterrottamente le indagini volte a recuperare altro materiale rubato ed all’individuazione dei complici. L’analisi di numerosi impianti di videosorveglianza, ha permesso di ricostruire i movimenti del rapinatore. Le testimonianze dei vicini e dei familiari che sono risultate discordanti hanno sin da subito indirizzato le indagini verso il 19enne.
Il ritrovamento della refurtiva con il riconoscimento da parte di don Pirarba del materiale nbelòla casa di una parente dove aveva soggiornato sono state determinanti Nei prossimi giorni i Carabinieri del RIS di Cagliari inizieranno le operazioni di ricerca di tracce biologiche e di impronte digitali sui molti reperti trovati e sequestrati nei giorni scorsi. Le indagini sono ancora in corso volte all’individuazione di eventuali complici.