Durante la presentazione del Rapporto 2020 di AlmaLaurea è emerso che il Sud perda quasi un quarto dei diplomati del proprio territorio.
Il rapporto, infatti, sostiene che nel 2019 quasi la metà del complesso dei laureati (45,6%) ha conseguito il titolo nella stessa provincia in cui ha ottenuto il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Il 25,7% dei laureati ha sperimentato una mobilità limitata, conseguendo il titolo in una provincia limitrofa a quella di conseguimento del diploma. Il 12,9% ha sperimentato una mobilità di medio raggio, laureandosi in una provincia non limitrofa, ma rimanendo all’interno della stessa ripartizione geografica (Nord-Centro-Sud), mentre un altro 13,5% ha conseguito il titolo di laurea in una ripartizione geografica differente da quella in cui ha conseguito il diploma.
I laureati magistrali biennali sono coloro che maggiormente tendono a spostarsi per motivi di studio: il 37,7% si è laureato in una provincia diversa da quella nella quale ha conseguito il diploma. Si evidenzia che le migrazioni per ragioni di studio sono quasi sempre dal Mezzogiorno al Centro-Nord. La quasi totalità dei laureati che hanno ottenuto il titolo di scuola secondaria di secondo grado al Nord ha scelto un ateneo della medesima ripartizione geografica (97%).
Per quanto riguarda il Sud e le Isole, i numeri aumentano considerevolmente: il 26,5% decide infatti di conseguire la laurea nelle Università del Centro e del Nord. Un altro aspetto interessante riguarda i laureati provenienti dall’estero: oltre il 90% sceglie un ateneo del Centro-Nord.
Per motivi di studio il Sud perde, al netto dei pochissimi laureati del Centro-Nord che scelgono un ateneo meridionale, quasi un quarto dei diplomati del proprio territorio.