L’incontro tra la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli, i liquidatori di Air Italy, i sindacati del trasporto aereo, il Ministero del Lavoro, il Ministero dello Sviluppo economico, la Regione Sardegna e la Regione Lombardia si è concluso questa mattina e, come spiega una nota del Mit, la stessa ministra ha confermato l’imminente costituzione della Newco Alitalia, lo sviluppo degli obiettivi del piano industriale e la valutazione, nel contesto di questo mandato, di un’eventuale integrazione alla nuova Alitalia di alcuni asset di Air Italy.

Ma, continua la nota, la valutazione spetterà alla nuova società.

La De Micheli tiene anche a rassicurare i sindacati sul ricorso agli ammortizzatori sociali che saranno oggetto di un successivo incontro, convocato per la prossima settimana.

“Determinante – precisa il Mit – anche il ruolo delle Regioni Lombardia e Sardegna chiamate a fornire il supporto necessario”. Infine, la Ministra De Micheli ha confermato il percorso di riforma del settore aereo avviato nel DL Rilancio con la predisposizione del nuovo regolamento e del nuovo piano aeroportuale che coinvolgerà sindacati e Regioni.

I Sindacati.

“Il confronto su Air Italy si è svolto in un clima positivo perché tutte le parti hanno espresso la volontà di individuare soluzioni per salvaguardare il patrimonio di risorse umane e industriali di Air Italy” afferma il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia. “Altrettanto positivo l’impegno del commissario finalizzato al mantenimento di certificazioni e abilitazioni professionali di piloti, assistenti di volo e addetti alla manutenzione della compagnia aerea, che hanno differenti modalità e scadenze e sono indispensabili per continuare la professione”.

In conclusione, dichiara il segretario generale della Fit-Cisl, “ci auguriamo che questa vicenda veda il massimo impegno di tutti i soggetti interessati, a partire dai livelli istituzionali, per trovare una soluzione positiva. Stiamo parlando della seconda più importante compagnia aerea italiana e di oltre 1.500 di posti di lavoro oltre che dei benefici che le Regioni interessate e il Paese potrebbero avere a fronte di una auspicata soluzione positiva e definitiva della vertenza”.