“Inizio lo sciopero della fame e mi incateno qui a Villa Pamphili, dove si stanno tenendo gli Stati Generali, finché il governo non ascolterà il grido di dolore di noi invisibili e di tutti gli esclusi”. Così su Twitter Aboubakar Soumahoro, il sindacalista e attivista dei diritti dei braccianti. Soumahoro chiede risposte su tre punti: riforma della filiera agricola, varo di un piano nazionale Emergenza Lavoro e un cambio delle politiche migratorie.

Soumahoro ha poi annunciato che ci sarà un incontro tra lui e il Presidente Conte. “Spiegheremo le ragioni del nostro sciopero”.