Costi quasi raddoppiati rispetto al progetto iniziale e un maxi ritardo nell’esecuzione dei lavori. La Corte dei Conti europea ha bocciato la Tav Torino-Lione per motivazioni di rilievo come una sostenibilità economica a lungo termine a rischio e benefici ambientali che inizieranno a farsi sentire soltanto 25-50 anni dopo la conclusione dei lavori.
“Il giudizio della Corte – scrive il Movimento No Tav – è impietoso e demolisce letteralmente il progetto TAV, giudicato al contempo troppo oneroso, dai dubbi benefici in termini economici ed ecologici, basato su previsioni di traffico errate ed insostenibile sul lungo periodo. Davanti a un documento così pesante speriamo che chi in questi anni ha blaterato di “esperti” e di Europa non metta per l’ennesima volta la testa sotto la sabbia. Per fortuna, siamo ancora in tempo per fermare questo disastro annunciato chiamato TAV che per troppo tempo ha drenato soldi pubblici sottraendoli alle reali necessità del paese, come la recente crisi sanitaria ha dimostrato”.