Il Covid non ferma il Narcao Blues, che torna sull’Isola non a fine luglio ma dal 26 al 29 agosto. E lo fa in grande stile per festeggiare le trenta edizioni. Narcao Blues è una manifestazione nata nel 1989 per iniziativa dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, che nel corso di tre decenni ha consolidato la propria immagine e notorietà in Italia (e non solo), ospitando nomi di spicco della scena internazionale di questa musica e dei suoi immediati dintorni: artisti come Michael Coleman, James Cotton, Popa Chubby, Scott Henderson, Canned Heat, Mick Taylor, Robben Ford, John Mayall, The Neville Brothers, Peter Green, Larry Carlton, The Original Blues Brothers Band, Lucky Peterson, Eric Bibb e Otis Taylor, tra gli altri, ma senza distogliere l’attenzione dai talenti nazionali (Fabio Treves, James Senese, Roberto Ciotti) e locali (Francesco Piu, Vittorio Pitzalis, Don Leone).
“Sardinia Plays Blues Festival” – questo il titolo scelto – vedrà l’esibizione di artisti isolani, che suoneranno non solo nella “storica” piazza Europa ma anche in alcuni dei siti più belli e interessanti del territorio.
“Stiamo lavorando per rimodellare il festival a seguito delle nuove disposizioni in merito allo spettacolo dal vivo emanate dalla Regione Autonoma della Sardegna – spiega il direttore artistico Gianni Melis – a causa delle limitazioni derivanti dall’emergenza sanitaria, dovremo rinunciare in questa edizione al consueto programma in cui artisti internazionali si alternano a quelli nazionali e isolani. Ma queste limitazioni ci danno l’opportunità, ripensando completamente il progetto, di lavorare per valorizzare i bluesmen della nostra isola, dando loro visibilità e pubblicizzandoli attraverso azioni mirate per meglio farli conoscere insieme al nostro bellissimo territorio. L’idea è quella di farli esibire sul palco di Narcao ma anche in luoghi di particolare interesse, e di filmarli mentre suonano la loro musica; tutto questo con il doppio obiettivo di promuovere i nostri artisti e, insieme, il territorio del Sulcis con le sue peculiarità culturali, ambientali ed eno-gastronomiche, attraverso un DVD che l’associazione culturale Progetto Evoluzione si farà carico di produrre e distribuire ai maggiori festival e alle più importanti agenzie di booking internazionali attraverso l’associazione EBU (European Blues Union) della quale ci onoriamo di far parte”.
            
	






