A Emanuela Corda, deputata del Movimento 5 Stelle alla Camera, non è andato giù il nostro pezzo che riprende una sua video-diretta: in poco più 10 minuti, la Corda ha intavolato un discorso a dir poco surreale. “Alla cassa, sempre più spesso capita che i commessi ci dicano: “Le devo un centesimo”. Capita anche a voi?”.
“È una vergogna” ha sentenziato Corda, che ha invitato a segnalare “una strategia da truffaldini”. Con un po’ di ironia, certo, abbiamo ricondiviso questa “grande inchiesta” della deputata sarda.
La risposta stizzita della Corda non si è fatta attendere. “Quale onore essere schernita da un ‘grande’ organo di stampa” ha scritto sulla sua pagina Facebook, armata di caps lock. “In realtà, la mia segnalazione da semplice cittadina, non aveva pretese d’essere una grande inchiesta, come sarcasticamente cerca di far intendere CagliariPad”.
Il pezzo ricondiviso dalla Corda ha inoltre innescato i commenti contro il giornale, senza un minimo di moderazione da parte della deputata. Ecco alcuni esempi:
Ma qualcuno fa notare anche come l’argomento di dibattito sia davvero surreale:
In conclusione siamo consapevoli di poter dare fastidio e sappiamo come a volte il giornalismo debba anche raccontare fatti scomodi. Ci piace ricordare che gli stessi contestatori di oggi vicino al Movimento 5 Stelle avevano accolto con entusiasmo pezzi come quello di Salvini, a cui toccò rispondere di Giovanni Satta, sotto processo per traffico di droga è candidato con il Psd’Az. Chi contesta è lo stesso che ha seguito la vicenda della ministra Bellanova e di Francesca Barracciu scelta come referente di Renzi, o ancora dei servizi su Renzi e la Goldman Sachs.