Dopo la due giorni appena conclusa il Movimento No Tav si prepara ad altri 3 giorni di mobilitazione per le giornate del 4-5-6 settembre, con l’avvicinarsi alla stagione autunnale, dopo un’estate che ha visto una grande mobilitazione dei NoTav, questo fine settimana parte un’altra iniziativa in tutta la valle piemontese.

“Poco dopo la fine del lock down, Telt e il ministero degli interni non hanno perso tempo, militarizzando la Valle, mentre  qui, infatti, lentamente tornavamo alla socialità e al lavoro (chi ancora ne aveva uno), contavamo i danni causati dalla pandemia, curavamo ancora i malati (alcuni piangevano le vittime), in migliaia tra poliziotti, carabinieri ed esercito hanno invaso la valle,  con serpentoni chilometrici di mezzi lungo le autostrade a dimostrare che la grande truffa del Tav era ripresa. Il profitto non guarda in faccia nessuno, soprattutto chi vive in un territorio non succube di politiche insensate”, affermano i militanti.

“Alla militarizzazione è seguita una ripresa dei lavori, un piccolo allargamento propedeutico ad altri lavori che nel giro di pochi mesi dovranno essere terminati per non perdere, ulteriormente, i fondi comunitari tanto agognati – scrivono i NoTav – hanno tentato di veicolare una falsa narrazione, ma la mobilitazione del movimento No Tav è stata in grado di spazzar via le loro bugie, creando un presidio permanente ai Mulini, a ridosso delle reti del cantiere, per monitorare e disturbare i lavori, per continuare a lottare. Iniziative si sono susseguite per tutta la valle durante il periodo estivo, passeggiate informative, assemblee, momenti di socialità e condivisione, iniziative di contrasto alla militarizzazione dei territori e alla repressione del movimento. Alcuni di noi sono stati arrestati, altri allontanati, altri ancora denunciati, ma la mobilitazione non si è fermata, anzi, ha tratto nuova forza da ogni attacco ricevuto”.

“Sarà una mobilitazione soprattutto giovane, con a cuore l’ecologia e la sopravvivenza del pianeta, ha tolto terreno alla narrazione main stream per nulla imparziale, restituendo a tutto il paese, a quello che non nasconde la testa sotto la sabbia, la speranza che, nonostante la pandemia e un modello di sviluppo mortifero e nemico del pianeta, si può ancora lottare per un futuro diverso”, conclude la nota.