“Molte amministrazioni con l’emergenza covid hanno realizzato delle ciclabili in economia al fine di migliorare la sicurezza stradale ed alleggerire, ridurre il traffico e l’affollamento a bordo dei mezzi pubblici. Il Comune di Cagliari non ha deciso la costruzione di nessuna nuova ciclabile andando a realizzare, con notevole ritardo, quella prevista dalla giunta precedente (corridoi 4 e 5 Repubblica-Montemixi-Poetto). Lo scrive Michele Vacca, referente per la Sardegna dell’Utp, associazione utenti del trasporto pubblico.
“Una volta deciso di ridurre la carreggiata e realizzare la ciclabile – spiega – questa andava realizzata in continuità con gli altri percorsi e resa utilizzabile da subito. Il progetto invece è stato stravolto eliminando la ciclabile in uno dei punti più a rischio, piazza Maxia, in quanto tratto con la maggior pendenza e dove, avendo una velocità ancor più ridotta rispetto alla corrente del traffico, i ciclisti hanno le maggiori possibilità di essere tamponati. Stralciata dal progetto anche via Pessina. In questa via sono stati posti dei segnali zona 30, ma la strada non ha queste caratteristiche, essendo una strada urbana di quartiere che costituisce un itinerario dei mezzi pubblici e dei mezzi di soccorso. Non risulta che sia stata fatta alcuna attività di controllo della velocità, come in tutte le altre strade in cui sono stati installati i segnali”.
“Pertanto sta passando il messaggio deleterio – continua Vacca – che non rispettare i limiti di velocità a Cagliari non prevede alcuna conseguenza, nonché si sta creando un danno erariale dovuto all’acquisto dei segnali e ai mancati introiti per le sanzioni non effettuate. Il 10 luglio la FIAB ha segnalato un pericolo in via Fiorelli: dal giorno tutti i cantieri sono stati bloccati e le ciclabili recintate con delle transenne, quindi a fronte di una riduzione della carreggiata non c’è stato alcun vantaggio in termini di sicurezza, anzi la situazione è peggiorata. Non essendo stato attivato il servizio di bus notturni, promesso a Sindaco in campagna elettorale, il 28 luglio sono stato costretto ad utilizzare il monopattino perché altrimenti non avrei trovato un mezzo pubblico per rientrare da una cena”.
“Essendo le ciclabili inutilizzabili – conclude il referente per la Sardegna dell’Utp – e non essendo stati realizzati gli attraversamenti ciclabili previsti dal progetto, sono stato costretto a circolare assieme alle auto e una di queste mi ha urtato e sono finito al pronto soccorso in ambulanza con la mano sinistra ed il braccio destro fratturati e una prognosi di 68 giorni. I danni sono stati contenuti perché indossavo casco e guanti protettivi. A tutti può capitare di sbagliare, come successo all’automobilista che non correva e non ha rispettato la precedenza, e si è immediatamente fermato a soccorrermi. E invece è sconfortante vedere che il Comune aveva ricevuto milioni di euro per mettere in sicurezza la strada e invece i lavori sono fermi da mesi”.
            
	






