“Le scelte dei tagli operati anche nel recente passato e le mancate decisioni, quali ad esempio la costruzione di un ospedale nuovo che rispondesse alle esigenze di una medicina moderna, hanno avuto effetti disastrosi e sono solo stati accentuati dall’epidemia Covid”, tuonano i sindacati dei medici Anaao-Assomed, Fp Cgil, Uil Medici, Fassid Simet, Fesmed, Arooi Emac, che hanno denunciato i problemi dell’Ats e dell’Aou di Sassari, le mancanze della dirigenza sanitaria e le difficoltà in cui sono costretti a lavorare medici e infermieri delle strutture del nord dell’Isola.

“La mancata assunzione di responsabili di struttura per ritardi dei concorsi, più volte sollecitata, ha avuto pesanti ricadute sulla organizzazione dei servizi”, si legge nella nota. Le sigle sindacali reclamano anche il rispetto e l’applicazione di una serie di garanzie contrattuali finora inattuate.

Ma ciò che preme di più alle sigle è denunciare la disorganizzazione del sistema: dalla carenza dei posti letto per acuti dell’area internistica al depotenziamento degli ospedali di Alghero e Ozieri, solo per fare due esempi. “Se ancora una volta si vogliono coprire le falle di una mancata capacità organizzativa e di tagli scriteriati a spese dei lavoratori e dei pazienti, non possiamo certo fare finta di niente – avvertono i sindacati – non ci renderemo conniventi di ulteriori scelte che riteniamo rischiose e pericolose”.