Le opposizioni in Consiglio regionale bocciano l’ipotesi, formulata dalla Giunta della Sardegna, di allentare le misure del Dpcm nazionale tramite una legge regionale. L’idea era stata suggerita dal consigliere del centrodestra Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) con l’obiettivo di evitare l’impugnazione del Governo.
Ma niente da fare: nonostante il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, abbia portato avanti una serie di interlocuzioni con i capigruppo per verificare la possibilità di percorrere questa strada, Progressisti, Pd, LeU e M5s si sono detti contrari a ogni tipo di azione incapace di produrre risultati perché in palese contrasto con la normativa nazionale. E’ evidente, hanno sottolineato, che una legge come quella ipotizzata da Tunis sia un atto pericoloso, perché le forze deputate ai controlli dovrebbero applicare la normativa nazionale e non norme regionali: questo esporrebbe a sanzioni e chiusure.
Opposizioni contrarie anche ad un altro provvedimento che Solinas vorrebbe introdurre nell’ordinanza: portare al 100% la didattica a distanza nelle scuole superiori. Il centrosinistra compatto ha detto di non essere disponibile ad aumentare la quota del 75% prevista dal Dpcm.
Articolo correlato:
Covid: in Sardegna è impasse su ordinanza aperture, Solinas punta al modello Sicilia