Progressisti scettici sulla scelta della Regione di prevedere nuovi reparti Covid all’ospedale Binaghi di Cagliari. “Il ritardo dei mesi scorsi nell’organizzazione dei presidi covid19 per far fronte all’emergenza non sia causa di scelte che, anziché aiutare ad alleviare lo stress degli ospedali cagliaritani, potrebbero aumentare le difficoltà”, scrivono in una nota.

I consiglieri di opposizione ricordano che “nel mese di marzo, quando fu valutata in commissione Sanità la possibilità di destinare alla cura dei pazienti Covid altri presidi cittadini alternativi al Santissima Trinità, l’ospedale Binaghi, così come il Marino, non fu considerato idoneo per via dell’impossibilità di differenziare i percorsi dei pazienti positivi con quelli in cura per altre patologie”.

Oltretutto, “il Binaghi è una struttura dove non si riscontrano focolai di contagio, che offre assistenza a centinaia di pazienti per le loro terapie ordinarie”. Quindi, “le valutazioni della Giunta devono tener conto della compatibilità delle strutture, in modo tale da non determinare il blocco delle cure ordinarie e garantire la sicurezza dei pazienti”.

Probabilmente, è la riflessione finale, “il Binaghi potrebbe svolgere una funzione di supporto per alleggerire le altre strutture circa l’attività ordinaria”. Ma non per ospitare pazienti Covid.