In piena seconda ondata il nord Sardegna e in particolare il Sassarese continuano a mantenere l’infelice primato di zona più colpita dal covid-19 dell’Isola. I casi accertati nella provincia di Sassari costituiscono di fatto il 43% circa dei casi totali della Sardegna, e la sola città di Sassari conta oltre 400 casi di positività con circa 40 ricoverati. Al problema della diffusione delle infezioni da Covid va aggiunto un altro ulteriore problema che è legato alla saturazione del sistema ospedaliero regionale che nei giorni scorsi ha superato la soglia di criticità per quanto riguarda l’occupazione dei posti in terapia intensiva, fissata dal Governo al 30%, attestandosi a circa il 32% del totale. Per quanto riguarda la disponibilità dei posti in reparti non intensivi, invece, sono pressoché esauriti in tutti gli ospedali e in particolare nel Sassarese: tutto questo è alla base di una mozione depositata nei giorni scorsi in Consiglio regionale da Progressisti, Pd, Leu e 5 Stelle.
“A differenza di quanto sostenuto dal presidente e dall’assessore nelle settimane scorse e nella loro conferenza stampa”, sottolinea il consigliere Gianfranco Satta, dei Progressisti, primo firmatario del documento, “la situazione non è per niente sotto controllo. Con la mozione vogliamo proporre delle soluzioni: in questo momento tutti i reparti Covid di Sassari hanno raggiunto la saturazione ed è necessario intervenire immediatamente per garantire nuovi posti letto in modo da alleggerire i pronto soccorso, oltre ad attivare le procedure necessarie a potenziare con rapidità il personale medico presso le strutture ospedaliere”.
“Alcune delle proposte della mozione, come il potenziamento delle Usca e del tracciamento, sono inserite nel piano presentato durante la conferenza stampa, ma ancora non basta”, continua Satta: “Suggeriamo di destinare e organizzare i presidi ospedalieri territoriali di Ittiri e Ozieri a strutture Covid per i malati meno gravi che necessitano di ricovero, in modo da alleggerire il carico negli ospedali di Sassari senza penalizzare ulteriormente reparti importantissimi per la cura di altre patologie come la cardiologia e l’oncologia. Sarebbe fondamentale creare delle equipe operative multidisciplinari nei reparti Covid, che siano composte da almeno tre medici tra cui un internista e uno pneumologo, in modo da poter gestire prontamente e nel miglior modo gli eventuali casi di insufficienza respiratoria che costituiscono la parte più critica dell’infezione. Un altro importante aspetto che ribadiamo è la necessità di coinvolgere i medici di base, fornendogli i dispositivi e gli strumenti necessari a garantire un’assistenza domiciliare adeguata per i pazienti che possono essere curati nelle proprie abitazioni senza urgenza di ricovero. Nelle scuole è fondamentale implementare l’attività di indagine con l’esecuzione tempestiva di tamponi rapidi pediatrici”.
“La situazione che stiamo vivendo è veramente difficile. Mi auguro che l’assessore Nieddu e il presidente Solinas”, conclude Satta, “mettano da parte la superficialità che hanno dimostrato fino ad oggi nell’affrontare l’emergenza e ascoltino i suggerimenti propositivi che stiamo dando perché in queste occasioni i colori politici devono essere messi da parte ed è fondamentale discutere con chi ben conosce i territori e le problematiche piuttosto che sottendere a indicazioni, magari calate dall’alto, che poco hanno a che vedere con la nostra realtà”.