Con una nota inviata ai Nas dei Carabinieri di Cagliari, il Sindacato Fials a firma di Sergio Milia,  in qualità di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha denunciato la mancanza, a loro dire, delle procedure di sicurezza per il personale del SS. Trinità di Cagliari.

“Si segnala che il personale è stato obbligato ad effettuare la vestizione in un ambiente privo dei normali standard di legge, come la presenza di uno specchio per valutare il corretto posizionamento dei DPI, nonché la mancanza di molti dei DPI previsti necessari ad una corretta vestizione del personale, utile ad evitare al minimo l’esposizione ad agenti patogeni – viene riportato nella denuncia presentata ai Nas da parte della Filas – si segnala inoltre, come le tute in dotazione non siano adeguatamente protettive come segnalato da un operatore in data 31/10/2020 in quanto porose”.

“Contemporaneamente all’ingresso in servizio si richiedeva la sanificazione degli ambienti, ma allo stato attuale l’Azienda non ha provveduto in tal senso. A tutto ciò bisogna aggiungere che il personale del reparto si trova in una situazione di forte stress dovuto all’eccessivo carico di lavoro ripartito tra le esigue risorse rimaste, e che a causa delle disposizioni di quarantena sanitaria e venuto a mancare il numero legale minimo di personale – scrive ancora la Fials –  infatti lo stesso personale isolato non è stato mai sostituito, ed a causa del numero esiguo di operatori presenti in turno si stanno verificando numerose problematiche”.

“Si aggiunge inoltre che spesso, il personale in turno, non è sufficiente a garantire un adeguata assistenza ai degenti poiché, nelle due articolazioni, vi è un numero elevato di ricoverati – scrive ancora il sindacato – essendo le attività triplicate per via della pandemia è impensabile che due infermieri in turno possano contemporaneamente erogare assistenza a 12 pazienti, ed essere allo stesso tempo presenti nelle tende di accettazione e consulenza ed erogare servizio nel reparto Covid”.

“Detta situazione di criticità viene inoltre amplificata nei turni notturni dove spesso l’ infermiere di turno è costretto ad occuparsi da solo dei 12 pazienti ricoverati, tutto ciò premesso Si chiede un intervento urgente atto alla verifica di quanto sin qui descritto, fine ad assicurare il ripristino delle normali attività del reparto, e della sicurezza dei lavoratori, segnalando che detti turni di lavoro, svolti nelle modalità sopra esposte possono comportare per il personale operante, un rischio di stress correlato, che va posto sotto attenzione”.

“Per quanto riguarda il rifornimento dei DPI, si fà presente che non sempre le richieste di nuovi dispositivi vengono evase e che in tali frangenti l’ ingresso in area covid avviene con delle buste della spazzatura al posto dei calzari”, conclude la nota della Fials.