Decine di persone che ballano, musica a tutto volume, il tutto trasmesso in diretta streaming, una mic tyson ovvero una sfida fra rapper a cui ha partecipato anche il rapper vicentino Nitro che ha centinaia di migliaia di follower. Questa la festa interrotta dai carabinieri ieri sera a Desio (Monza), all’interno di un negozio di informatica, dove i militari sono arrivati grazie a una segnalazione al 112 per il rumore.

Tra i partecipanti anche giovani provenienti da fuori regione. Dai successivi approfondimenti svolti anche dall’analisi di vari social network, è emerso che l’evento , pubblicizzato su diverse piattaforme come “contest” tra diversi rapper, era trasmesso sul canale “twitch”. Per organizzatori e partecipanti sono scattate le sanzioni amministrative “anti-covid”, con l’immediata sospensione del party.

Sull’argomento è intervenuto in serata l’avvocato dell’artista che ha chiarito:

Con riferimento ai servizi televisivi trasmessi ed agli articoli pubblicati in data odierna da alcuni organi di stampa, circa il presunto svolgimento di “party rap” o altro supposto assembramento clandestino verificatosi la sera di sabato 5 dicembre u.s presso un negozio di elettronica di Desio, in qualità di legale della società Me Next S.r.l. intendo precisare quanto segue. 

In primo luogo gli eventi in commento non concernono in alcun modo un party o un assembramento illegale né clandestino di alcun tipo, bensì riguardano lo svolgimento di attività lavorative della mia cliente la quale, per conto di un noto marchio di abbigliamento, ha organizzato lo svolgimento di una “battle” di freestyle, ossia una competizione di abilità tra rapper nell’improvvisare rime a cappella o su una base musicale, alla presenza del noto artista “Nitro” (Nicola Albera).

Tale contest è stato trasmesso in diretta sul canale Twitch della casa di produzione dell’evento, coinvolgendo il numero di addetti e tecnici necessario per la realizzazione di tale evento, complessivamente nella misura di circa venti persone.

Tutti i partecipanti e presenti erano stati preventivamente sottoposti a tamponi, con esito negativo come attestato dai documenti in possesso di ognuno dei presenti.

In totale difformità rispetto alle notizie riportate, si precisa che le forze dell’ordine intervenute, pur impedendo la continuazione della produzione in corso, non hanno effettuato alcuna sanzione anti-Covid, né rilasciato alcun verbale né tantomeno riscontrato violazione di alcuna norma igienico-sanitaria.

Si chiede pertanto l’urgente rettifica delle notizie trasmesse e pubblicate e si diffida dalla ulteriore diffusione di notizie relative a tale evento che rivestano carattere diffamatorio o lesivo dell’immagine e della reputazione professionale di Me Next S.r.l. e/o del sig. Nicola Albera.