Nell’anno più difficile causato dalla pandemia globale, tra contagi, decessi, crisi economiche, lockdown e quarantene è Bologna la prima città per qualità della vita: lo afferma la 31° indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori.

Al secondo posto troviamo Bolzano mentre la medaglia di bronzo se l’aggiudica Trento, città che hanno saputo tenere le posizioni anche nell’anno della pandemia. Cagliari, invece, con un balzo di 11 posizioni, si attesta al 9° posto, regina della categoria Demografia e salute.

Ai raggi X novanta indicatori, sessanta aggiornati anche tenendo conto delle risposte delle città alla pandemia. Bene Cagliari, in calo invece nelle altre province sarde: Sassari (62/a, -4), Nuoro (63/a, -6), Oristano (67/a, -2) con maglia nera per Sud Sardegna che scende di 10 posizioni (87/a). Cagliari è prima in Italia nella classifica di demografia e società, una graduatoria che tiene conto anche del settore salute. Il capoluogo è al comando sia per basso tasso di mortalità, sia per numero di pediatri. Sassari in questo elenco è al secondo posto. Cagliari è anche nona in ambiente e servizi e 24/a in giustizia e sicurezza. Per la provincia della città più grande dell’isola un grande passo avanti se si considera che nel 1990 era addirittura 62/a in Italia. L’impostazione della ricerca conferma le sei aree tematiche di analisi: ricchezza e consumi, demografia e salute; affari e lavoro; ambiente e servizi; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Con una scelta di campo: all’interno di queste aree sono stati inseriti 25 indicatori che documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale. Tra questi nuovi parametri, ad esempio, ci sono i casi Covid in rapporto alla popolazione, l’unico indice il cui punteggio è stato pesato maggiormente nella determinazione della classifica finale proprio per testimoniare l’eccezionalità di questi mesi sulla vita quotidiana di tutti gli italiani.

In linea di massima, si legge nel resoconto del Sole 24 Ore, è soprattutto il Nord a uscire penalizzato dagli effetti su larga scala del virus. Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio e Mantova. Colpita anche Milano – vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 – che perde 11 posizioni, dove pesa il crollo del Pil pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione (con una media di 51 mq per famiglia). Penalizzate anche le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33ª, in calo di 24 posizioni), Roma (32ª, -14), Firenze (27ª, -12) oppure Napoli (92ª, -11). E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36ª, perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19ª) celebra con una buona performance la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni.

Chiude la classifica Crotone, preceduta da Caltanissetta, ultima lo scorso anno.