“Non dimenticateci”. È l’sos lanciato dai lavoratori di Air Italy a un anno esatto dalla messa in liquidazione della compagnia aerea che aveva rilevato il ruolo di Meridiana, con quartier generale all’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia. Oggi i lavoratori dello scalo gallurese e di quello milanese di Malpensa, altra base strategica di Air Italy, hanno aderito alla doppia manifestazione promossa dai sindacati autonomi, scesi in strada con bandiere, volantini e striscioni in via Nanni, ai piedi dell’ex sede della Provincia di Olbia-Tempio.
All’appello di Associazione Piloti, Cobas, Usb e Anpav – il cui invito non è stato raccolto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl – hanno risposto in 150, nonostante l’invito al rispetto delle norme di distanziamento. “Chiediamo alla politica di non dimenticarci”, dice il rappresentante regionale di Anpav, Marco Bardini. “Siamo gli unici a non aver beneficiato né del blocco dei licenziamenti né della proroga della cassa integrazione, che ci scade il 30 giugno”, denuncia. “L’urgenza è il prolungamento della cassa integrazione, perché il comparto aeroportuale non ripartirà dal 1° luglio – sostiene Bardini – chiediamo lo stesso trattamento dei lavoratori di altri settori in difficoltà”. Sindacati ed ex dipendenti guardano con favore alle ipotesi di acquisizione del vettore ma lamentano di non conoscerne i dettagli.
Nel frattempo chiedono di rimanere in gioco “per avere un futuro e un ruolo quando si registrerà la ripresa del trasporto aereo”, insiste l’ex dipendente Air Italy. “Preferiamo una compagnia aerea nazionale e chiediamo che i 3miliardi di euro finanziati dal governo non vadano a un solo soggetto ma sostengano il rilancio complessivo del comparto – sottolinea – ma vediamo di buon occhio anche l’ipotesi, abbozzata e poi accantonata, di una compagnia sardo-lombarda che assuma il ruolo di Air Italy”. Per questo, è l’appello, “Christian Solinas e Attilio Fontana riprendano in mano una vertenza che rischia di essere dimenticata”.