L’incremento degli arrivi di migranti registrato quest’anno “è determinato dalla pandemia che, in conseguenza dei suoi effetti sull’economia, contribuisce ad indebolire i sistemi già fragili dei Paesi nordafricani.
A questo si aggiunge poi la situazione politica instabile in Libia e Tunisia”. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, rispondendo al question time alla Camera. “II governo del fenomeno – ha spiegato la ministra – esige una forte collaborazione dei Paesi Ue con i Paesi terzi.
Gli stati di primo approdo sono penalizzati e l’Unione Europea deve rafforzare il sostegno ai Paesi di origine dei flussi e collaborare ai rimpatri. Questa – ha aggiunto – è la posizione che l’Italia sosterrà nel negoziato sul Patto sull’immigrazione e asilo con l’obiettivo di superare il protocollo di Dublino”.
Quanto ai rischi di contagio determinati dagli sbarchi, Lamorgese ha assicurato che “le misure in atto consentono il controllo sanitario dei migranti che vengono sottoposti a screening con tampone all’arrivo e quarantena di 15 giorno a bordo di navi”.