E’ in corso in Sicilia Meridionale l’esercitazione anti-tsumani “NeamWave 21” per testare il funzionamento dei sistemi di comunicazione per l’allerta maremoto anche nel mar Jonio.

La Sicilia meridionale si esercita a fronteggiare eventuali maremoti dovuti ad un forte sisma con epicentro nel Mediterraneo. L’INGV e la Protezione Civile regionale stanno conducendo un’estesa esercitazione anti-tsunami, la NeamWave 21, per testare il funzionamento dei sistemi di comunicazione d’allerta maremoto nell’area Neam (North-East Atlantic, Mediterranean and connected seas Tsunami Warning System) di cui fa parte il Centro Allerta Tsunami dell’INGV.

Nello specifico la protezione civile ha inviato un dispaccio di allerta rossa tsunami per un ipotetico sisma 7.9 nel Mar Jonio ai comuni di “possibile impatto” Siracusa, Catania, Messina, Portopalo, Strombolicchio, Ginostra, Milazzo, Palermo, Gela, Lampedusa, Pantelleria, Porto Empedocle, Sciacca, Mazara del Vallo.

L’esercitazione anti-tsunami è iniziata lunedì 8 marzo e si concluderà mercoledì 10 marzo, coinvolgendo i Paesi che si affacciano sull’Atlantico nord-orientale, sul Mediterraneo e sui mari adiacenti. Dopo le prime due tappe ieri al largo di Cipro e oggi in Sicilia, gli esercizi si sposteranno nell’Atlantico del Nord, lungo la costa portoghese, dove verrà simulato un terremoto di intensità pari a 8,6 gradi della scala Richter, come quello che distrusse Lisbona del 1755.