La scuola civica di musica “Antonietta Chironi” di Nuoro riparte dopo l’assunzione del personale docente da parte della Synesis Srl, subentrata dopo una selezione alla precedente ditta, ma la protesta dei docenti contro l’amministrazione comunale non si ferma. Stavolta il punto controverso non è il blocco delle lezioni – avvenuto nei giorni scorsi per il passaggio di consegne tra le ditte che gestiscono il personale – ma il trattamento economico del personale, su cui dicono, c’è stata “una riduzione significativa del compenso per aver premiato nel bando di gara l’offerta al maggior ribasso”.

In un documento fiirmato dalla maggioranza dei docenti, 24 firme su 28, scrivono: “Se da un lato prendiamo atto delle rassicurazioni del Comune sul prossimo riavvio delle lezioni, siamo costretti a lamentare oggi la mancanza di tutele economiche e contrattuali frutto di un bando comunale che ha causato anche il taglio degli stipendi . L’amministrazione comunale ha sostenuto di aver garantito ai docenti la continuità lavorativa e il rispetto del contratto collettivo nazionale; non si è preoccupata, però, di garantire il mantenimento del trattamento economico in vigore. Su quel trattamento numerosi docenti a metà dell’anno scolastico hanno dovuto subire una riduzione significativa del compenso, senza alternative e il trattamento precedente non era di certo da privilegiati in quanto l’ultimo ritocco significativo risale ai tempi della fondatrice Antonietta Chironi, quando ancora si veniva pagati in lire”.

Per i docenti della scuola civica di musica “il vero problema è nel bando della gara d’appalto che, premiando l’offerta con il maggior ribasso, non ha previsto la tutela economica di chi da decenni lavora per la scuola, senza alcuna garanzia delle posizioni stipendiali, previdenziali ed assistenziali vigenti. Per amore degli alunni e della scuola fiore all’occhiello della città, di cui spesso l’amministrazione si vanta, il corpo docente ha ritenuto giusto accettare l’incarico fino a giugno, non certo per convenienza economica. Questo gruppo di 24 docenti chiede al Comune un impegno perché vengano ripristinate le condizioni economiche previste all’inizio dell’anno e riconosca la dignità economica e lavorativa che non può essere in alcun modo calpestata” cocnlude il documento.