Di nuovo in Aula alle 16 per l’ok definitivo al testo che porta a sei le Province e a due le Città metropolitane. I lavori sono stati sospesi la settimana scorsa per l’assenza di un accordo in maggioranza sul fronte del commissariamento della Città metropolitana che passerà da 17 a 71 Comuni.
Un emendamento di FdI chiede che la gestione della transizione resti nelle mani dell’attuale sindaco metropolitano e primo cittadino di Cagliari Paolo Truzzu. Ma c’è chi, come il presidente della Regione, è più propenso al commissariamento. Nel fine settimana la grana non è stata risolta e ora si cerca una mediazione in una capigruppo di maggioranza pre-seduta. Il rischio è che si entri in Aula senza un accordo.
A quel punto l’opposizione potrebbe chiedere il ricorso al voto segreto sull’emendamento FdI. Intesa di massima, invece, sugli altri due punti “critici”: lo slittamento delle amministrative in autunno e il ritorno delle competenze sul demanio marittimo alla Regione. Uno strumento, quest’ultimo, che risolverebbe alla radice alcuni problemi come quello recente sulla mancata proroga da parte di alcuni Comuni, Olbia in testa, delle concessioni balneari al 2033.
In realtà venti giorni fa la Regione aveva approvato una delibera per nomina dei commissari per le amministrazioni inadempienti, ma ancora il presidente Christian Solinas non ha firmato i decreti che ne ufficializzano il mandato. E oggi, i balneari dell’Associazione “Mari di Tarranoa” di Olbia hanno organizzato un sit-in davanti al palazzo del Consiglio regionale a Cagliari per chiedere “certezze per il futuro delle nostre famiglie che vivono da queste attività”.