Sei programmi di investimento per un importo di 27milioni di euro e la possibilità di creare 210 posti di lavoro. La proposta arriva dal Nord Ovest Sardegna in risposta alla sfida lanciata dal Ministero dello Sviluppo economico attraverso un bando scaduto nei giorni scorsi e rivolto ai nuovi insediamenti all’interno dell’Area di crisi industriale complessa di Sassari e Porto Torres.
Lo riferisce il Consorzio industriale provinciale, il quale svolge un ruolo centrale nell’ambito di una partita che coinvolge Mise, Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Infrastrutture, Regione Sardegna, Provincia di Sassari, Comuni di Sassari e Porto Torres, Autorità portuale regionale e Invitalia, sottoscrittori di un Accordo di programma per l’attuazione del Prri, il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale. Complessivamente il valore dei programmi di investimento ammonta ora a 41milioni di euro. “Abbiamo sempre creduto nella necessità di strumenti concreti per agevolare lo sviluppo e il rilancio delle nostre aree industriali, e questo bando lo conferma”, dichiara Valerio Scanu, presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari, secondo cui “occorreva dare un segnale di ripartenza”.
Il Progetto di riconversione elaborato e coordinato da Invitalia promuove gli investimenti nella chimica verde e nella bioeconomia, rafforza il tessuto produttivo esistente, attrae nuovi investimenti e sostiene il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. “Il periodo è complicato, ma stanno per essere varati nuovi strumenti agevolativi, in grado di aprire nuove prospettive di investimento – conclude Scanu – abbiamo compiuto un primo significativo passo in avanti”.