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Le vacanze sulla neve confermano il loro gran peso sul turismo tricolore – valgono quasi 50 milioni pernottamenti l'anno – e soprattutto si riaccende la passione degli italiani per la settimana bianca. Emerge dall'indagine consuntivo previsionale di Federalberghi, secondo cui nei primi tre mesi del 2017 ben 9,5 milioni di connazionali hanno scelto le località sciistiche per un break di sport e relax invernali. Nel dettaglio quasi 5 milioni sono andati in settimana bianca con una spesa di 724 euro a persona e di questi circa 687 mila hanno trascorso anche dei week end in montagna. Il giro di affari delle settimane bianche è di 3 miliardi e 616 milioni con un buon +9,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. "Sono numeri di grande valenza per il nostro turismo bianco, che si conferma una delle colonne portanti del comparto" spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. "Il dato certo – prosegue – è che gli italiani nella loro scelta hanno favorito le località sciistiche del proprio paese: il 97% dei vacanzieri ha preferito infatti restare, mentre si rivelano in lieve ribasso le destinazioni estere". Quanto alle singole regioni Bocca spiega: "Non vi è dubbio che alcuni territori abbiano sofferto più di altri la scarsa presenza della neve, presentando minor appeal del solito per gli appassionati dello sci. Se ci si sofferma sulla classifica delle destinazioni preferite, merita senz'altro attenzione il caso del Piemonte, che si attesta in pole position anche grazie alla decisione della Giunta Regionale che ha istituito la Settimana dello Sport e del Benessere, creando così una nuova opportunità per la destagionalizzazione e per il turismo scolastico. A seguire, si delineano le posizioni del Trentino Alto Adige, della Lombardia, della Val d'Aosta e del Veneto". Il presidente degli albergatori suggerisce, vista la difficoltà economica in cui versa il Paese, di guardare a questi risultati con cauto ottimismo, come ad un bicchiere mezzo pieno. "Il settore – dice – deve ancora superare le sue criticità, amplificate da una pesante congiuntura. Guardando poi al calendario di quest'anno c'è da sperare intanto che, temperature permettendo, si possa prolungare la stagione fino alle festività pasquali, che si celebreranno dopo la metà di aprile".