finanziaria-campo-progressista-annuncia-un-s-and-igrave-condizionato

Il Campo progressista tende l'ultima mano al centrosinistra che governa la Regione con 96 emendamenti alla legge Finanziaria 2017: se nessuna di queste proposte di modifica verrà approvata non è così scontato il voto favorevole dei due consiglieri, Anna Maria Busia e Francesco Agus, alla Manovra da 7,6 miliardi di euro.

Non si tratta di una presa di distanza dalla coalizione né di un passaggio tout court all'opposizione, "ma non vogliamo neppure dire che va tutto bene – spiega Agus – Su alcuni temi il semplice mettere in discussione alcuni risultati, come nel caso dell'accordo Paci-Padoan, puzza di lesa maestà e diventa argomento tabù. Invece bisogna capire cosa ha funzionato e cosa no.

La Finanziaria, in questo senso, non è un semplice esercizio di divisione delle risorse. Capiamo la fretta ma non siamo disponibili ad abdicare al ruolo del Consiglio sulla discussione di alcuni temi, anche perchè questo è il terzo anno di sacrificio e ci chiediamo quando sarà l'anno del raccolto che tende a non arrivare mai.

Di sicuro non è questo". Tra questi temi, il Campo progressista inserisce quello delle servitù militari con l'idea di una nuova intesa con lo Stato – unico emendamento approvato in commissione Bilancio – la dismissione dell'Insar, lo stop ai compensi più alti per gli avvocati della Regione, ma anche lo sblocco di 10 milioni del Fondo unico per salvare il Comune di Nuoro dal default.

"Magari l'Insar fosse solo un inutile doppione, ma la Spa partecipata dalla Regione crea un danno economico costante – denuncia Anna Maria Busia – è nata per occuparsi di politiche del lavoro, ma concentra la sua attività in bandi per la ricerca di consulenti: è tutto sul sito. Serve una seria revisione della spesa che in tre anni non si è vista e ora gli avvocati della Regione verranno pagati di più di quelli di altre realtà. Decidiamo di essere autonomi in senso negativo, ma sono fiduciosa che qualcosa possa cambiare in questa Finanziaria".