“La crisi in Consiglio comunale? E’ tutto a posto: così è stato risposto dai rappresentanti della maggioranza alla richiesta presentata in conferenza dei capigruppo dalle minoranze. Intanto la crisi dell’Amministrazione tiene banco, non lascia spazio a ulteriori e importanti discussioni – vedi bonus di solidarietà da destinare ai cittadini sassaresi – ma soprattutto stoppa e ritarda ulteriormente i lavori del Consiglio. Le Commissioni, chiamate a eleggere presidenti e vice presidenti, non sono ancora state convocate e lo saranno probabilmente non prima del 6 aprile, secondo richiesta della presidente del Consiglio. Ma del resto il tempo non manca, figurarsi. Intanto in comune è tutto fermo e la città, agonizzante, resta inerme ad assistere a questa pantomima”.
L’attacco è ancora una volta diretto e senza mediazione, portato all’ordine del primo cittadino e della sua Giunta dai portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle: Desirè Manca, Maurilio Murru e Marco Boscani. In acque già agitate, con la barca amministrativa alla deriva in un mare costellato scogli affioranti, l’agire del primo cittadino sassarese e della sua Giunta lasciano sgomenti: “Non è certo colpa del Movimento Cinque Stelle o delle minoranze se la crisi interna del Comune domina la scena e non lascia spazio alle discussioni importanti e necessarie – sottolineano Murru, Manca e Boscani -, una perdita di tempo inutile nel tentativo di rattoppare le falle di una Amministrazione ormai prossima al naufragio. La pantomima è la continua e costante presa in giro che questa Amministrazione, rappresentata dal Partito Democratico, propina da tre anni alla città”.
L’invito è chiaro: “I nostri amministratori dovrebbero pensare ad amministrare la città non rallentare i lavori di Consiglio e Commissioni a causa di lotte fra correnti interne del partito che da tre settimane ci costringono all’immobilità amministrativa – proseguono i portavoce del Movimento Cinque Stelle -. Lavoriamo, tutti, invece di perdere tempo: la maggioranza è democratica ma non consente il dibattito in aula; la maggioranza è brava a fare i conti, ma del bilancio ancora qui non c’è traccia; la maggioranza ha particolare cura dei lavori in aula, ma rimanda la convocazione delle commissioni e convoca il Consiglio. La maggioranza continua a tenere in ostaggio la città”.
