La aziende vitivinicole di alta gamma corrono più della media. Secondo l'analisi di Pambianco Strategie di Impresa, condotta su di un campione di 171 aziende che nel 2015 hanno fatturato complessivamente 6.218 milioni di euro, le 48 aziende top nel 2015 hanno registrato un fatturato di 1.255 milioni di euro, con una crescita del 7,8%, mentre la crescita media del campione di cantine è stata del 5,2%. La quota di mercato di queste aziende top di gamma è del 20% (1.255 su 6.218). Le aziende di fascia media sono 123 e nel 2015 hanno registrato un fatturato di 4.962 milioni di euro, in crescita del 4,6%. Anche dal confronto dei fatturati delle due fasce, continua lo studio, emerge che la crescita è stata superiore per l'alto di gamma (7,8% contro 4,6%). La differenza maggiore però sta nell'ebitda. Le aziende di fascia alta hanno registrato un ebitda del 23,1%, quelle di fascia media del 7,2%. Fuori dalla classifica delle top 10 dell'alto di gamma può essere degna di nota, vista la notorietà e qualità dei suoi prodotti, nonché il suo elevato ebitda (55,2%), il più alto in assoluto, la tenuta San Guido con il marchio Sassicaia che fattura 27 milioni di euro. La fascia alta però richiede, tra i must, prodotti di altissima qualità, una comunicazione mirata, una distribuzione internazionale, risorse finanziarie. Secondo l'analisi, il settore sta gradualmente andando in questa direzione: tra le operazioni avvenute nel 2016, Biondi Santi acquisita dal gruppo francese Epi, Sella&Mosca acquisita da Terra Moretti, Tenuta San Giorgio acquisita da ColleMassari e Canevel acquisita da Masi.
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Vino, studio: aziende alta gamma (+7,2%) crescono di piu’







