Nizza, Berlino, Londra e ora Stoccolma: il terrore piomba sulla folla. Nel mirino mercati all'aperto, strade gremite, celebrazioni e convention all'aperto, festival, parate. La strategia: un auto o un camion cerca di travolgere e uccidere il più alto numero di persone che trova sul suo percorso.
L'attacco più sanguinoso messo in atto con auto o camion è stato quello di Nizza, il 14 luglio 2016, quando un tir si e' lanciato a tutta velocita' sulla Promenade des Anglais, gremita di gente per le celebrazioni della festa nazionale francese. Il conducente, il tunisino Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, ha travolto e ucciso 86 persone, tra cui molti bambini, prima di essere ucciso a sua volta. I feriti furono oltre 450. Sei le vittime italiane.
Poi c'è la strage di Berlino il 19 dicembre 2017: Anis Amri, tunisino, piomba a bordo di un camion, sul mercatino di Natale. Il bilancio è di 12 morti, tra cui l'italiana Fabrizia Di Lorenzo, e ne ferisce altre 50. Amri viene ucciso il 22 dicembre in un controllo di polizia a Sesto San Giovanni.
Il terrore non ha risparmiato la capitale britannica il 22 marzo 2017. Quattro morti e 40 feriti: è il bilancio del pomeriggio di sangue nel cuore di Londra mentre il Big Ben rintocca le diciotto. Dopo aver colpito in tutta Europa, il terrore non ha risparmiato la capitale britannica: un uomo sui 40 anni, si è lanciato a tutta velocità con un Suv lungo il Westminster Bridge, travolgendo molte persone, per poi finire la sua corsa proprio davanti ad uno degli ingressi del Parlamento.