denuncia-pili-unidos-and-quot-conguagli-raccomandate-per-staccare-acqua-a-750-000-sardi-and-quot
"Alla vigilia di Pasqua l'accoppiata Maninchedda – Ramazzotti mette in campo la più folle delle azioni di Abbanoa in questi anni. Con una raccomandata inviata in queste ore a migliaia di sardi, potenzialmente sono 750 mila i destinatari dei conguagli pregressi, la Regione attraverso Abbanoa minaccia di staccare le utenze se non saranno pagati i conguagli rapina fatturati unilateralmente dalla società idrica" – Lo dichiarano da Unidos.
 
"E' impensabile – proseguono – che questa giunta regionale sia talmente spregiudicata da sostenere e avallare questa vera e propria rapina ai danni dei sardi senza porsi minimamente il problema del pronunciamento reiterato dei giudici e della pendenza di una class action per la cancellazione di quell'aberrante pretesa di far pagare ai sardi un conguaglio totalmente fuori legge perchè oltre ad essere prescritto sotto ogni punto di vista non risulta in alcun modo dimostrato il consumo dell'acqua nel periodo 2005 – 2011".
 
"La formulazione adottata – specificano dal partito – è quella del recupero coattivo di quelle somme e dall'altra il distacco dell'utenza se non saranno pagate le utenze in debito con i conguagli pregressi. Regione e Abbanoa peggio di Equitalia. Con la differenza sostanziale che la rapina imposta dalla società idrica è destituita di qualsiasi fondamento giuridico e risulta politicamente un fatto di una gravità inaudita perchè ignora la missione pubblica della gestione dell'acqua per intraprendere la violenza del peggior aguzzino fiscale".
 
"La vicenda interessa oltre 750.000 sardi che si sono visti recapitare una bolletta con la quale Abbanoa S.p.A. pretende un pagamento nell’anno 2016 di somme a titolo di partite pregresse o conguagli, per gli anni 2005 – 2011, con minaccia di slaccio in caso di mancato pagamento, tali partite pregresse vengono classificate quale "conguaglio anni 2005-2011", risultando delle illegittime forme di recupero dei ricavi essendo sganciate dai reali consumi – e concludono – le “partite pregresse” sono il tentativo maldestro di far pagare la malagestione ai cittadini con una pretesa infondata e non provata in alcun modo, oltre che decisamente prescritta. Per questo motivo la contrasteremo in ogni modo e in ogni grado di giudizio.