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Il punto nascita dell'ospedale Paolo Merlo de La Maddalena resterà chiuso. La conferma arriva all'ANSA dall'Azienda per la Tutela della Salute (Ats), dopo che in mattinata la senatrice del Movimento 5 stelle, Manuela Serra, aveva dato notizia della riapertura.

"Il Governo e la Regione, dopo una convinta battaglia di cittadini e comitati spontanei – si legge nel comunicato dell'esponente grillina – hanno fatto un passo indietro, ne è prova il piano di riqualificazione dell'assistenza sanitaria e socio sanitaria dell'ospedale Paolo Merlo che prevede il mantenimento in funzione del punto nascita". Ma il piano cui fa riferimento la Serra, fa sapere l'Ats, altro non è se non "la bozza di un documento di riorganizzazione dell'intero ospedale che è all'attenzione dei sindacati".

Bozza che "riguarda il rafforzamento dell'intero ospedale per garantire assistenza ai maddalenini, mentre non ha a che fare in nessun modo con il punto nascita per il quale valgono le dichiarazioni sulla sicurezza fatte dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e che pertanto non riaprirà".

Contro la chiusura avevano manifestato l'8 marzo, in occasione della Festa della donna, le future mamme maddalenine, che in quell'occasione avevano scoperto i pancioni davanti al Paolo Merlo. La protesta è scattata quando la Regione ha deciso di cancellare il punto nascita per mancanza di numeri: troppo pochi i parti per tenerlo aperto, è stata la decisione del ministero della Salute. Così la Giunta ha optato per destinare all'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia le donne prossime al parto.