Il Consiglio comunale di Sestu ha approvato la mozione presentata dal gruppo dei Riformatori sardi "con la quale si è impegnata anche la Sindaca e la giunta a sostenere la formazione dei gruppi di Controllo del Vicinato e supportare nei limiti delle proprie competenze e capacità lo sviluppo di tale iniziativa nell'ottica della costruzione uno spirito comunitario nuovo, utile a rafforzare il senso di sicurezza e più generalmente il senso civico e di solidarietà dei propri cittadini”.
"In quest'ultima frase è racchiuso esaustivamente il senso dell'iniziativa" ha detto la sindaca di Sestu, Maria Paola Secci. "È un modo di ricostruire delle reti di vicinato basate sulla conoscenza e la fiducia reciproca che per vari fattori, tra cui il più rilevante è sicuramente la significativa crescita della popolazione sestese negli ultimi 15 anni, sono andate sempre più affievolendosi. Nasce quindi con l'intenzione di accrescere il senso di sicurezza derivante dalla solidarietà tra vicini di casa che dall'adesione all'associazione traggono lo stimolo a rinsaldare i rapporti umani, usufruire maggiormente del proprio territorio e dei propri spazi rendendoli in questo modo più vissuti e quindi più sicuri. Ovviamente ciò non sostituisce i deterrenti in termini di sicurezza quali la videosorveglianza ne il normale operato delle forze dell'ordine".
A Sestu – continua Secci – abbiamo già degli esempi virtuosi in tal senso. Nel quartiere Ateneo esiste una rete di comunicazione tra vicini con dei referenti individuati in contatto con le forze dell'ordine in grado di informare tempestivamente le stesse in caso si verifichino situazioni anomale che possano pregiudicare la sicurezza degli abitanti, delle loro proprietà e più in generale di tutto il quartiere".
"L'associazione controllo del vicinato – conclude la sindaca – esiste ed è riconosciuta a livello internazionale e ha incontrato in Italia il favore di svariate amministrazioni comunali e in qualche caso anche regionali dei più variegati colori politici. È in grado grazie alla sua esperienza pluriennale di fornire supporto ai nuovi aderenti e guidarli nel processo di creazione dell'associazione. Personalmente credo molto in questo progetto che ritengo di estrema importanza per accrescere il senso di sicurezza condivisa ma sopratutto per creare un nuovo senso civico basato sulla solidarietà e sui rapporti umani".







