Interrogatorio fiume in carcere: nove ore di domande e risposte, anche su temi che non rientrano nella misura cautelare che lo ha coinvolto. Le prime due ore davanti al Gip del Tribunale di Cagliari, Cristina Ornano, il resto con il pubblico ministero Marco Cocco che è titolare dell'inchiesta sul presunto inquinamento nell'area attorno alla Flursid di Macchiareddu. Simone Nonnis – difeso dall'avvocato Alberto Ippolito – ha dunque deciso di parlare: dalle 9 e mezza del mattino sino alle 18.30, con una piccola pausa per uno spuntino.
"Come già concordato sia con il Gip sia con il pm – ha detto a fine interrogatorio il legale – il mio assistito ha risposto a ogni domanda, parlando anche di temi diffusi che non sono strettamente indicati nella misura cautelare e che ritengo saranno in seguito oggetto di approfondimento. Ha anche raccontato le ragioni di carattere ambientale per le quali, circa un anno fa, ha deciso di lasciare la società per la quale lavorava". Non direttamente alle dipendenze della Fluorsid, ma di una ditta appaltatrice di proprietà di Armando Bollani (un altro degli indagati destinatari dell'ordine di custodia cautelare in carcere), Simone Nonnis pare avesse da tempo preso le distanze dalla sua impresa. Al pubblico ministero avrebbe riferito circostanze utili per proseguire le indagini, mettendo sotto la lente anche zone al momento non presenti tra quelle oggetto di verifica da parte degli investigatori della Forestale, della Asl e dell'Arpas che stanno lavorando sotto il coordinamento della Procura.
Sempre oggi è stato sentito dal Gip anche Marcello Pitzalis, difeso dall'avvocato Gigi Sanna, l'altro operaio della società appaltatrice finito in carcere. Venerdì 19 e martedì 23 maggio sarà la volta degli altri destinatari della misura cautelare. L'indagine del sostituto procuratore Marco Cocco che ha coinvolto i vertici della Fluorsid di Macchiareddu, con contestazioni che vanno dal disastro ambientale all'associazione a delinquere e all'inquinamento, è dunque destinata a proseguire a seguito dell'interrogatorio-fiume di Nonnis. Bocche cucite in Procura e tra gli investigatori, ma l'impressione è quella che l'inchiesta possa riservare nuovi e ulteriori sviluppi.