Si è conclusa con un rinvio al prossimo 18 luglio la prima udienza della causa del sindacato Usb contro i licenziamenti Meridiana. Questa mattina a Tempio il giudice del lavoro Marina Rossi ha ritenuto necessario avere il tempo di analizzare le memorie presentate dalla compagnia aerea per poter valutare il ricorso presentato da Usb. Secondo il sindacato di base che, in questo caso rappresenta 326 assistenti volo, il provvedimento di licenziamento dello scorso giugno è nullo per "condotta antisindacale" in base all'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.
"L'intera procedura di licenziamento – spiega l'avvocato del sindacato Alessandro Meloni – è da considerarsi nulla perchè basata su una falsa rappresentazione della realtà aziendale ottenuta omettendo la presenza della compagnia Airitaly e della relativa parte di organico". Il dualismo fra Meridiana e la controllata Airitaly è da anni il motivo di scontro fra azienda e Usb. "Abbiamo prodotto ampia documentazione che dimostra come nella realtà la fusione fra le due compagnie sia avvenuta già dal 2013 – sottolinea Meloni – ma i licenziamenti hanno riguardato solo i lavoratori Meridiana dando vita a una discriminazione nei confronti dei dipendenti più anziani perchè considerati un peso economico e perchè hanno una più radicata e matura cultura sindacale".
Annullato all'ultimo momento il presidio di fronte al Tribunale di Tempio inizialmente previsto dai lavoratori, che hanno preferito evitare di interferire con l'attività della giustizia. Dal canto suo Meridiana ribadisce quanto già espresso nei giorni scorsi: "la compagnia ha dichiarato di essere in crisi fin dal 2011 avviando un percorso di ristrutturazione che ha condiviso con tutte le organizzazioni sindacali, Usb compresa. Nonostante ciò, l'Unione Sindacale di Base ha ritenuto liberamente di non firmare l'accordo quadro del 26 giugno 2016, propedeutico alla partnership con Qatar Airways. La priorità della compagnia è di tornare ad operare in equilibrio economico, circostanza che non si verifica dal 2008, nonché condizione fondamentale per dare un futuro ai lavoratori del gruppo, circa 1400 persone che, grazie al piano di partnership potrebbero finalmente cessare di vivere nell'incertezza".







