Aveva parlato per un'ora e mezzo col gip e per altre sette col pm Marco Cocco, ricostruendo parte delle contestazioni e parlando anche di questioni non collegate all'ordinanza di custodia cautelare che l'aveva portato in cella.
Simone Nonnis, l'operaio dell'Ineco, la ditta di Armando Bollani (anch'egli arrestato assieme ad altre cinque persone nell'ambito dell'inchiesta sul presunto inquinamento alla Fluorsid di Macchiareddu), è stato scarcerato dal gip di Cagliari che ha deciso di attenuare la sua ordinanza cautelare. Difeso dall'avvocato Alberto Ippolito, Nonnis ha lasciato il carcere di Uta ed è ora ai domiciliari.
Entro domani un provvedimento analogo potrebbe arrivare anche nei confronti del collega Massimiliano Pitzalis, anch'egli sentito molte ore dal sostituto procuratore titolare dell'inchiesta sulla presunta associazione a delinquere e sul sospetto disastro ambientale. Sinora solo i due lavoratori della Ineco hanno risposto al gip mentre gli altri tre dirigenti della Fluorsid hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.







