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Dopo il successo della prima edizione, torna a Uta, da mercoledì 24 a domenica  28 maggio, il Festival del Paesaggio e ripropone la medesima formula in un programma che alterna momenti istituzionali ad altri dedicati specificamente alla pianificazione del paesaggio e rivolti non solo ad un pubblico di tecnici e professionisti della pianificazione ma a tutti i cittadini, oltre a momenti culturali, di intrattenimento o dedicati all’esplorazione del paesaggio del cibo e dei saperi locali.
 
Fedele all’aforisma di Isaiah Berlin “Il mio paesaggio sono gli uomini”, il Festival quest’anno indaga il tema dell’Acqua, matrice, madre e mezzo. Matrice degli insediamenti umani e perno intorno al quale si sono sviluppate le piccole e grandi urbanizzazioni; madre della vita e in qualche occasione matrigna negli eventi alluvionali; mezzo di espansione delle comunità e mezzo di comunicazione di culture e tra culture, oltre che mezzo di spostamento dei viaggiatori di tutti i tempi.
 
Organizzato dall’Amministrazione comunale di Uta, in collaborazione con la Scuola di Formazione dell’Ordine degli Ingegneri e con il supporto degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti e della Rete delle Professioni Tecniche,  Il festival prevede due giorni specificamente dedicati alla pianificazione territoriale con tavoli tecnici, workshop e urbantalk con la partecipazione dei soggetti istituzionali che lavorano sul tema del Paesaggio, degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti e di professionisti del settore. Ospite d’eccezione José Alfredo Ramirez, urbanista, paesaggista e docente all’università di Londra che nel pomeriggio di venerdì parlerà della progettazione degli spazi esondabili nel corso del seminario internazionale “Water human and landscape” durante il quale interverranno, tra gli altri, il presidente degli architetti Giorgio Saba e il preside della facoltà di ingegneria Corrado Zoppi, Gli interventi sono concepiti come brevi contributi di 9 minuti pensati per dare l’opportunità al pubblico di essere rinfrescato e stimolato da tante idee differenti e da visioni diverse della stessa tematica.
Sempre venerdì dalle 19.30 ci sarà l’Urban talk > water pic-nic con la preview del festival Officine permanenti. 
 
Ci saranno poi due giorni dedicati a piccoli talk in piazza sul tema dell’acqua, dell’archeologia, della meteorologia (con Matteo Tidili), delle migrazioni dei popoli (a cura di Marta Ecca), con  live cooking (Marina Ravarotto), dibattiti sui prodotti locali (a cura di Alessandra Guigoni), concerti (Chiara Effe e Flavio Secchi), interventi di artisti (Alessandro Pili), scrittori (Gianluca Medas e Rossana Copez) e performance di danza contemporanea.
 
Il Festival sarà inaugurato il 25 maggio alle 17:30 alla presenza oltre che di Giacomo Porcu Sindaco di Uta e Michela Mua Assessore all’urbanistica, di Cristiano Erriu, Assessore regionale agli enti locali e al Sindaco della Città Metropolitana Massimo Zedda 
 
Per l’occasione il Festival vivrà in contemporanea con l’approdo a Uta di  “Monumenti Aperti”, la manifestazione che da 21 anni permette, grazie all’instancabile impegno di centinaia di volontari la fruizione di siti di particolare interesse culturale, archeologico, storico, paesaggistico.