La nostra Associazione nell'ultimo periodo è stata al centro dell'interesse mediatico regionale, attraverso tutti i mezzi di comunicazione, dove tutti hanno detto di tutto contro la dirigenza, accusata soprattutto di fornire prestazioni pessime e di portare avanti e coltivare contestazioni disciplinari con atti di prepotenza, al limite del ricatto, nei confronti dei dipendenti, soprattutto se sindacalizzati, per indurli al silenzio.
Tanta tempesta mediatica è arrivata fino al Consiglio Regionale, che ha ritenuto di approvare in proposito, un ordine del giorno assolutamente non condivisibile.
Poiché, in definitiva, tutto questo clamore si risolve nella inadempienza nel pagamento degli stipendi (gli stipendi arretrati verso il personale sono 7 ) ci corre l'obbligo di ristabilire la verità dei fatti, soprattutto con i numeri, che di solito non mentono.
– La Associazione è senza scopo di lucro. Non è una impresa commerciale che gestisce appalti e accumula soldi, da utilizzare eventualmente nei periodi di crisi.
– La Associazione effettua una serie di prestazioni a persone malate e/o inabili fisicamente o psichicamente, operando in convenzione con il Servizio Socio Sanitario Regionale.
– La struttura sanitaria della Regione determina e impone, le caratteristiche della struttura (edificio) che deve ospitare i pazienti, il numero massimo di prestazioni che la singola Struttura può erogare, per ogni specifica tipologia, l’accesso delle singole persone che devono essere assistite e ospitate all’interno della Struttura, secondo criteri di appropriatezza nella presa in carico.
Il numero e la qualifica del personale da impiegare, la retta che deve essere corrisposta per queste prestazioni, i tempi di pagamento delle prestazioni contabilizzate.
Nulla o poco è lasciato alla discrezionalità dell'Aias.
È intuitivo che l’AIAS, non essendo una attività economica commerciale, non ha rischio di impresa, ma spende quanto incassa.
Ed ora passiamo ai numeri:
– Dal 1.1.2017 al 28.2.2017, l'Aias ha contabilizzato, tra Comuni e Asl, euro 5.140.556,42 incassando Euro 2.217.879,31 (allegato n. 1).
– Negli anni dal 2013 al 2016, la AIAS ha contabilizzato fatture per Euro 169.233.117,47 ed ha ricevuto pagamenti per euro 157.441.440,09 (allegato n. 2).
Ad oggi mancano in cassa ben euro 14.714.350. DOVE SONO FINITI??
Sarebbero sufficienti a pagare il saldo di 7 mensilità di stipendi arretrati?
– Ciò, senza contare il contenzioso che vede la Regione condannata a pagare per sorte capitale e soprattutto per interessi somme di notevole importanza ( vedi anche Sentenza n°677 del 5/2/2013 Sez. III Consiglio di Stato) (allegato n. 3).
Il personale che presidia, protesta digiuna etc..
Si tratta di pochi elementi a fronte di circa 1200 dipendenti e consulenti.
Per molti di questi si sta occupando la autorità giudiziaria sia in sede civile che in sede penale.
A questo punto è lecito farsi delle domande:
Perché tutta questa diffamazione? Prima o poi qualcuno sarà chiamato a rispondere!!!
Perché questo abuso di diritto da parte della RAS, che si traduce poi in un notevole danno erariale?
C'è qualcuno che trova compiacimento nel vedere l’ AIAS, volutamente posta in queste
difficoltà?
Per quale motivo l’AIAS da tale situazione deve subire gravissimi danni?? Tale situazione a chi giova?? Oltre al compiacimento, vi è qualche interesse sottostante??
Perché ai dipendenti, che fanno richiesta di pagamento tramite l’art.1676, vengono liquidate immediatamente le somme? Mentre l’AIAS sta attendendo da diversi anni il pagamento, da parte dell’ATS (già Asl), di svariate decine di milioni di euro??
Perché si sta legando il pagamento delle contabilità AIAS al ritiro delle sanzioni disciplinari?