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"L’Anas in Sardegna, di fatto, continua ad escludere  automaticamente dalle procedure di appalto imprese presenti sul territorio da anni. L’ultimo è il caso delle imprese che si occupano di adeguamento e messa in sicurezza delle strade per conto di Anas e che non possono partecipare al nuovo appalto che riguarda il compartimento Sardegna, perché non in possesso di attestazioni Soa per il valore dell’appalto". Lo denuncia il Presidente di Confapi-Aniem Sardegna, Giorgio Delpiano.
 
"Siamo venuti a conoscenza che il Compartimento della Sardegna, ha pubblicato oggi nella gazzetta ufficiale – prosegue il Presidente di Confapi – un bando di gara di 135 milioni di euro, per i lavori di adeguamento e messa in sicurezza della statale 131 (Carlo Felice) che collega Cagliari a Sassari, dal KM 108,3 al km 209,5 a nord di Oristano  (l’appalto ha durata quadriennale ed è suddiviso in tre lotti di 45 milioni di euro ciascuno) e nulla si è riusciti a fare per frazionare la gara,  nonostante le continue sollecitazioni, puntualmente rappresentate, pervenute da tutto il sistema imprenditoriale sardo, che ancora una volta ha visto volatilizzarsi l'opportunità di crescita e di sviluppo nella propria Regione".
 
"Anche in questo caso riteniamo che la scelta operata da ANAS sia assolutamente errata e crediamo porterà sostanziali limitazioni alla reale concorrenza e pluralità di partecipazione. Scadendo oggi la gara sapremo subito se così sarà – continua – analogamente a quanto detto in precedenza inoltre questa scelta oltre che ancora impoverire il tessuto delle imprese Sarde, anche qui costringerà ANAS a poter contrarre solo con pochissime imprese Nazionali".  
 
"Nel segnalare come questa situazione di forte "compressione", che non si ricorda mai cosi lesiva della concorrenza, neanche in passato, appare sostanzialmente andare in direzione opposta rispetto al codice degli appalti – conclude – gli imprenditori di Confapi Aniem chiedono al Compartimento Anas della Sardegna e all’Assessorato regionale dei lavori pubblici, che facciano tutto quanto in loro potere, anche di interdizione politica, al fine di far aprire ANAS al massimo della partecipazione alle gare in Sardegna, anche alle imprese Sarde, rammentando alla stessa ANAS quali siano le peculiarità del nostro territorio isolano che, nella riorganizzazione per accorpamento in macro aree dell'Ente, conserva infatti la sua unicità".