L'appalto per la banda ultra larga in Sardegna rischia di tagliare fuori le imprese isolane. Saranno più di 83 i milioni di euro che la Regione si appresta ad affidare a Infratel, società in house controllata dal ministero dell'Economia, che avrà il compito di disegnare e bandire il mega appalto per il completamento, la manutenzione e la gestione (venticinquennale) della banda ultra larga nell'Isola.
L'allarme è della Confartigianato Imprese Sardegna che, pur riconoscendo gli sforzi della Giunta per il potenziamento della banda per abbattere il digital divide, segnala come le realtà imprenditoriali regionali, qualora si optasse per un unico bando, non saranno in grado di partecipare alla gara e rischiano anche esser tagliate fuori dai subappalti. Da un controllo effettuato dall'Associazione le imprese sarde che avrebbero i requisiti tecnici e le competenze per partecipare alla gara (ovvero quelle che possiedono le attestazioni SOA per OS 19), pur consorziandosi, non raggiungerebbero la capacità finanziaria necessaria.
L'Associazione degli Artigiani ricorda come "già tre anni fa, con i tre appalti dal valore totale di 50 milioni di euro per la realizzazione della prima tranche di banda ultra larga nei comuni a 'fallimento di mercato' (quelli, cioè, che per l'esiguo numero di utenti rispetto agli investimenti necessari non rappresentano un mercato appetibile per gli operatori) le realtà imprenditoriali territoriali non riuscirono a partecipare alle gare. Per questo, Confartigianato in una lettera indirizzata all'assessore Regionale degli Affari Generali, Filippo Spanu, ha chiesto "di adoperarsi affinché, nel pieno rispetto della legge, dell'economicità ma anche della qualità dei lavori realizzati con risorse pubbliche, sia garantita adeguata attenzione alle condizioni di affidamento dei lavori, alla dimensione territoriale dei lotti di completamento/manutenzione, al valore degli appalti che saranno banditi e ai controlli nei pagamenti alle imprese che lavoreranno in subappalto".







