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"Occorre un deciso intervento della Regione Sardegna, non solo formale, sul Governo per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la siccità che ha colpito l'Isola. Non si deve perdere un minuto di più in questo momento di grande sofferenza delle aziende sarde". E' quanto si legge nella lettera che il senatore del Pd Silvio Lai ha scritto al presidente Franceso Pigliaru per segnalare i ritardi negli interventi contro la siccità.

"Secondo le normative vigenti – osserva Lai – il riconoscimento dello stato di calamità naturale può avvenire quando si presenta un danno accertato e certificabile, pari almeno al 30% della coltura presa in esame. Attualmente, per le produzioni foraggere del 2017, stando alle prime stime provenienti dai comuni, siamo intorno al 50/60%, con punte anche del 70/80% nel nord dell'Isola. Il ministero delle Politiche agricole può dunque riconoscere lo stato di calamità all'intero suolo regionale, già solo basandosi sulle segnalazioni ricevute dalla stragrande maggioranza dei comuni sardi, ma serve che la questione sia rappresentata nel suo insieme dalla Giunta regionale come una priorità economica e sociale, come si fa per una grave crisi industriale".

"Sappiamo che, per le colture per le quali è possibile ricorrere a pratiche assicurative, non è ammissibile richiedere aiuti senza dover incorrere in procedure d'infrazione da parte di Bruxelles. Tuttavia – conclude il senatore Pd – mentre per la stragrande parte dei seminativi è possibile assicurarsi preventivamente, per il 2017 non era previsto nessuno strumento per ciò che riguardava foraggere e pascoli. Per questo la strada dell'aiuto per il reintegro delle scorte di foraggio per l'alimentazione del bestiame appare praticabile".