Non si sblocca la vertenza dei 280 lavoratori dell'Associazione regionale allevatori (Aras). La Giunta regionale, in un in contro di oggi con i sindacati, ha spiegato che "la procedura concorsuale prevista dalla legge del 2009, per effetto dei vincoli imposti dalle norme nazionali, consentirebbe l'ingresso nella pubblica amministrazione regionale di un numero molto ristretto di persone". Nei prossimi giorni è in programma un nuovo incontro per approfondire i temi. Nel frattempo si è discusso delle questioni che riguardano l'attività di tecnici, agronomi e veterinari che operano nel contesto agricolo e zootecnico, garantendo servizi pubblici, sulla base di una convenzione tra Agenzia Laore e Aras.
L'assessore dell'Agricoltura, Pierluigi Caria, ha ricordato la decisione della Giunta Pigliaru "di prevedere tempi più lunghi per l'operatività della convenzione che avrà termine nel 2020 mentre nel recente passato veniva rinnovata ogni anno".
"Siamo pienamente disponibili al confronto e valutare tutte le possibili soluzioni – ha dichiarato l'assessore al Personale Filippo Spanu – Ma riteniamo sia prioritario rafforzare e migliorare l'attuale sistema e proiettarci nel periodo successivo al 2020 per dare una prospettiva di maggiore stabilità ai lavoratori".
Nel ribadire l'esistenza all'interno dell'Associazione di professionalità qualificate, Caria ha spiegato che "la Giunta vuole affidare a chi lavora nell'Aras le funzioni storiche nell'ambito dell'assistenza tecnica a favore del mondo delle campagne. Vogliamo recuperare questi compiti per valorizzare il ruolo e i compiti dei lavoratori".