Un Focus sulla Sclerosi multipla in Sardegna, un convegno che, in un’ottica interdisciplinare, si propone di fornire un aggiornamento sulle più recenti evidenze scientifiche in merito alle terapie disponibili e sulle esperienze locali. Si terrà domani, giovedì 8 giugno, al Caesar’s Hotel a partire dalle 9 e chiamerà a raccolta tutti gli attori in campo. Il congresso nasce per fare il punto sulla patologia in Sardegna, aprendo un ampio confronto che includa il trend epidemiologico, i dati disponibili di best evidence e i modelli organizzativi e di governo clinico che costituiscono riferimento nazionale.
L'evento è un corso residenziale di aggiornamento a cura della Regione Sardegna, i responsabili scientifici sono Paolo Serra e Fabio Lombardo, rispettivamente segretario regionale e consigliere regionale Sifo, Società italiana di farmacia ospedaliera ed è realizzato con il contributo non condizionato di Merck.
La sclerosi multipla è la prima causa di disabilità nei giovani dopo gli incidenti stradali. Colpisce una persona ogni 3 ore, viene per lo più diagnosticata tra i 20 e i 40 anni. Si è appena chiusa la settimana nazionale della sclerosi multipla con una fotografia della situazione scattata da Aism: le persone con Sm sono 3 milioni nel mondo, 600mila in Europa e 114mila solo in Italia. Il costo sociale medio per persona con Sm in Italia è di 45mila euro: 5 miliardi di euro all’anno il costo totale in Italia per la sclerosi multipla.
In Sardegna il quadro lo traccia Eleonora Cocco, neurologa dell'Università degli studi di Cagliari, responsabile del Centro Sclerosi multipla del Binaghi, prima relatrice del convegno di domani, in un'intervista su Sardegnamedicina.it. "Secondo i dati dell'assessorato regionale alla Sanità al 31 marzo 2016 la prevalenza era di 336 casi su 100mila abitanti; 360 casi su 100mila abitanti se contiamo anche le cosiddette Cis (sindrome clinicamente isolata), i casi con un primo episodio sospetto di Sclerosi multipla ma che non è ancora evoluto. Si tratta di dati doppi rispetto all'ultima determinazione che è stata fatta in Toscana che parlava di 180 su 100mila", spiega Cocco, che fa il punto sulla situazione nell'Isola. "Addirittura in alcune determinazioni, come quella del Lazio, la differenza è ancora più alta. Stiamo parlando di una problematica oggettivamente sarda. Oltre alla prevalenza, verosimilmente c'è stato un aumento dell'incidenza, i nuovi casi annui, perché se si va a vedere l'ultimo lavoro che avevamo svolto circa 10 anni orsono nel Sulcis-Iglesiente, la prevalenza era di 210 su 100mila nel 2007. In dieci anni abbiamo avuto un aumento importante della prevalenza e questo dà un'indicazione indiretta di un aumento dell'incidenza. Attualmente il Centro sclerosi multipla del Binaghi segue 4.200 persone".
“Nella sclerosi multipla i tempi di accesso al farmaco possono fare la differenza e un contesto con risorse limitate può costituire fattore ritardante”, spiega Paolo Serra, segretario regionale Società italiana farmacia ospedaliera, Sifo, uno dei responsabili scientifici del convegno. “E' una sfida complessa che comporta un dialogo riflessivo fra clinici e altri professionisti coinvolti nel processo di cura, quali il farmacista ospedaliero. Il farmacista del Ssn vuole dotarsi di tutte le conoscenze indispensabili ad armonizzare le diverse dimensioni; partendo dagli aspetti clinici, dall’analisi farmacoeconomica, dalle considerazioni sul budget, dalla gestione dei registri di monitoraggio Aifa dovrà arrivare a garantire sia i processi di innovazione e sostenibilità, anche attraverso l’integrazione Ospedale Territorio, sia le condizioni di appropriatezza. Gli interventi, finalizzati a stimolare la riflessione dei relatori e dei discenti, intendono esaminare le problematiche legate ai diversi trattamenti farmacologici evidenziando le possibilità per un loro utilizzo ottimale”.