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E’ stato di meno di 24 ore il ‘buco’ nel servizio di elisoccorso in Sardegna, tolte le 12 ore di servizio notturno non previste. Lo riferisce Pietro Nurra, segretario provinciale di Sassari del Conapo, il sindacato dei Vigili del Fuoco, in merito alle polemiche divampate ieri a causa di un guasto che ha tenuto a terra l’elicottero dei vigili del fuoco che garantisce l’elisoccorso nella Regione. L’elicottero della base di Alghero infatti ha dovuto sospendere i voli dalle 14,55 di due giorni fa, il 5 giugno, e li ha ripresi alle 17,30 di ieri. Ma nel computo non vanno appunto conteggiate le ore notturne nelle quali l’elicottero non è abilitato al volo.
 
“Si è trattato di un guasto imprevisto – spiega Nurra – come accade a tutte le macchine. Ma giusto il tempo di far arrivare ad Alghero un altro elicottero dal Compartimento di Pescara, via Ciampino, e la Sardegna aveva nuovamente la copertura dell’elisoccorso”.
 
“Piuttosto – conclude Nurra – il problema è, e resta, quello della funzionalità di un’unica base nel nord Sardegna (ad Alghero-Fertilia, ndr). Con un’altra nel Sud si potrebbe certamente coprire meglio tutte le aree dell’Isola con un volo di soli 20 minuti. Così purtroppo no è allo stato attuale perché per coprire l’area del Sulcis, per esempio, da Alghero ci vuole un’ora di volo. Poi ci sono i costi: con un’adeguata convenzione con il nostro Dipartimento la Regione risparmierebbe una quantità enorme di soldi e con un servizio efficiente e garantito dalla professionalità dei vigili del fuoco. Basti pensare che oggi il servizio è garantito con una convenzione da 1,2 milioni di euro, e non di circa 3 come prevederebbe il bando regionale. I costi della gestione diretta della Regione, con elicotteri e personale propri, è invece sproporzionata e con costi eccessivamente alti”.