"Ci siamo trovati a chiedere per l'ennesima volta un incontro straordinario con il Prefetto di Cagliari e con l'Assessore Regionale agli Enti Locali Cristiano Erriu". A ribadirlo, attraverso un comunicato, l'Unione sindacale di base, che lancia ancora un appello per il Sulcis e il Sud Sardegna, "territori sofferenti per la disoccupazione e senza le minime garanzie retributive e salariali per chi il lavoro lo ha".
L'usb punta il dito sul problema di circa 200 dipendenti della nuova istituenda Provincia del Sud Sardegna, dove ormai vivono in una incertezza da quando l'Ente è Commissariato. "Lontana la democrazia che da diritto ai cittadini di eleggere un loro rappresentante con la proroga dei commissariamenti – spiega il sindacato – così altrettanto lontani sono i diritti delle lavoratrici e lavoratori; infatti i dipendenti dell' ex gestione Prov. del Medio Campidano non si sono visti pagare la produttività per l'anno 2014 e tutto il personale della Provincia del Sud per l'anno 2016. Stesso fatto accade per le risorse 2017, Il Commissario (voluto dalla Giunta Regionale di Pigliaru con ulteriore proroga), a tutt'oggi non sa se l'Ente che sta Commissariando da diversi mesi a spese della collettività è un Ente di nuova istituzione o meno. Ci chiediamo se il Commissario che prende dalla collettività un indennità di circa 4 mila euro mensili si sia almeno letto la legge Regionale 2 del 2016 che gli ha consentito di fare il Commissario nella Provincia del Sud Sardegna".
L'Unione Sindacale di base – conclude la nota stampa – si ritiene preoccupata per il futuro dei lavoratori e ha chiesto con carattere d'urgenza un incontro con il Prefetto di Cagliari e l'Assessore Regionale agli Enti Locali ai fine di trovare una soluzione affinché ai lavoratori venga data la giusta retribuzione e dignità, visto che si sta parlando di circa 300 euro pro capite".







