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Cinquanta dipendenti senza stipendio e nuova protesta questa mattina davanti all'Autorità portuale, a Cagliari, per chiedere un futuro di lavoro e stipendi.

Il sit-in di oggi è stato organizzato dai dipendenti della Clp, una delle aziende che assicurano i servizi nello scalo marittimo di Cagliari. "Non abbiamo retribuzione da marzo – esordisce Roberta Massoni, del sindacato Sul – qualcuno non riceve incarichi di lavoro da aprile: siamo fermi, ancora legati dal contratto con la Clp, ma ostaggi di una situazione molto difficile: c'è chi ha famiglia e chi deve pagare il mutuo".

La speranza si chiama Agenzia del lavoro portuale. Ancora da istituire: spetta all'Autorità portuale locale. Ma l'autorizzazione – spiegano dagli uffici – deve arrivare dal Ministero a Roma. L'Agenzia, una volta operativa, avrebbe il ruolo di coordinamento dei lavori nello scalo. E sbloccherebbe le chiamate al lavoro degli addetti.

"Il problema- spiega Massoni- è che questa agenzia non è stata ancora attivata. Ci avevano parlato di giugno. Ma stiamo ancora aspettando". Una delegazione di lavoratori è stata poi ricevuta, a fine mattinata, negli uffici dell'Autorità portuale.