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“Il Comune di Sassari spende circa 26 milioni di euro all’anno per l’igiene urbana. Eppure all’alba di un sabato di giugno, successivamente al passaggio dei macchinari atti alla pulizia dei cassonetti, gli stessi cassonetti sono ancora sporchi e puzzolenti. Foto e video in mio possesso possono testimoniare lo scempio, peraltro già segnalato da una moltitudine di cittadini. La città paga per un servizio che non funziona. Di più: il cittadino paga la TARI, tassa sui rifiuti, per un servizio che non esiste. E’ un’indecenza” – L’attacco, supportato e documentato, è contenuto nell’interrogazione presentata da Desirè Manca, portavoce in Consiglio comunale del Movimento Cinque Stelle, ai vertici dell’Amministrazione sassarese. 

 
"Il 'presunto' servizio di pulizia viene effettuato di notte. In realtà sarebbe più giusto utilizzare il condizionale, viste le decine e decine di segnalazioni arrivate da cittadini residenti in diversi quartieri della città, in primis Luna e Sole e Carbonazzi. Ho verificato io stessa le segnalazioni. A Sassari invece mancano totalmente le attività di verifica del servizio in essere e un controllo relativo al rispetto delle modalità d’azione previste dal contratto in essere – dice Desirè Manca – la città e i cittadini meritano rispetto. Una Amministrazione attenta dovrebbe come minimo verificare la situazione e dare seguito alle sopra citate segnalazioni. Io l’ho fatto, ho realizzato foto e video a riguardo e posso affermare con certezza: i cittadini hanno ragione perché i macchinari per la pulizia dei cassonetti non funzionano, e non funzionano da tempo”.
 
“Chiedo a sindaco e assessore competente dove sono le attività di verifica di attuazione del servizio? Quando, come e da chi viene effettuato il controllo sulla qualità del servizio? Quali le sanzioni previste per inadempienza contrattuale? I sassaresi pagano per vivere in una città sporca – e conclude – il sindaco risponda e risolva il problema”.