maturit-and-agrave-ansia-per-gli-studenti-sardi-ma-tracce-accessibili

Qualche preoccupazione ieri prima di addormentarsi. Poi una notte tutto sommato tranquilla. Al risveglio però l'ansia che sale, subito superata dalla voglia di scrivere e di finire la prima prova, quella di italiano comune a tutti gli indirizzi. Mattinata di esami per oltre 12.500 studenti sardi che chiedono alla scuola il lasciapassare per il lavoro o per l'università. "Giusto un pò di ansia prima che ci leggessero le tracce – conferma alla fine della prova Giovanni Fadda, V A dell'istituto tecnico Bacaredda di Cagliari – Poi è andato tutto liscio".

La traccia scelta? "Un articolo di giornale sulla robotica e sui legami con il lavoro del futuro – risponde il ragazzo – Mi è sembrato un tema molto attuale e vicino alle nostre storie personali. Da un lato è vero che la tecnologia stia in qualche modo sottraendo dei posti di lavoro e creando disoccupazione. Ma sono anche ottimista: sono certo che si saprà creare il giusto connubio tra le esigenze di sviluppo tecnologico e lavoro". Non erano le tracce che tutti si aspettavano, Caproni in testa. Ma se si va a guardare l'indice di "svuotamento" delle classi prima delle sei ore concesse per lo svolgimento della prova – tanti hanno concluso anche in quattro ore) -i casi sono due: o gli studenti avevano una grande fretta di finire, oppure le tracce erano accessibili.

"Erano alla nostra portata – commenta Simone Perra, V B del Bacaredda – in particolare quella sul progresso tecnologico, legata ai nostri studi". Sì, perché al Bacaredda c'è un feeling particolare con la tecnologia: gli studenti dall'anno scorso dispongono anche di una stampante 3D. "Ansia? Quando sono arrivato all'ingresso di scuola effettivamente ho provato un pò di emozione – confessa Simone – poi è passato tutto". Sospiro di sollievo. Ma solo per qualche ora: domani e venerdì le altre prove scritte, tutti a casa a ripassare.