Il gambero "killer" della Louisiana, la rana toro americana, il punteruolo rosso dell'Asia tropicale: sono almeno 567 le specie "aliene" invasive diffuse in Toscana, introdotte dall'uomo accidentalmente o volontariamente al di fuori dell'area di origine, fra cui 157 invertebrati, 47 vertebrati, 363 piante, con un impatto notevole sull'ambiente e sulla biodiversità secondo gli ambientalisti.
A causa delle numerose aziende e attività vivaistiche e selvicolturali, agricole e di commercio di semi, anche le piante "aliene" infatti hanno avuto opportunità di trovare nella regione terreno facile per diffondersi. Per frenare questo fenomeno è nato il progetto Life Asap (Alien Species Awarness program), cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato da Ispra, che vede coinvolti in qualità di partner la società Nemo Srl di Firenze, Regione Lazio, Federparchi, Legambiente, Unicity Srl e Università di Cagliari, con il cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei Parchi nazionali.
"E' sempre più urgente – ha dichiarato Piero Genovesi, project manager di Life Asap – affrontare in modo più efficace le minacce causate dalle specie invasive, e per questo è essenziale il ruolo delle regioni, dei parchi e, soprattutto, dei cittadini. Solo con il concorso di tutti possiamo prevenire altre introduzioni e mitigare gli effetti di quelle già presenti".