urbanistica-proposta-art-1-sdp-stravolge-il-ddl-di-giunta

In Consiglio arriva una nuova proposta di legge urbanistica che stravolge il disegno di legge della Giunta e si affianca in commissione Governo del Territorio al testo presentato da una parte del Pd.

"Una legge alternativa", è stato spiegato dai presentatori del gruppo Articolo 1-Sdp, con il supporto tecnico dell'architetto Alan Batzella, un testo con più allegati dei quali viene presentato solo uno, quello che modifica il decreto Floris del 1983. Le novità che saltano agli occhi sono tante. Innanzitutto la pianificazione operativa spetta in toto ai Comuni, mentre la Regione mantiene solo la funzione legislativa generale e deve verificare che ci sia coerenza tra la pianificazione comunale ed intercomunale e il piano paesaggistico regionale e le norme generali.

Non si considerano, inoltre, tutti i Comuni alla stessa stregua, ma vengono identificate sei classi di Comuni, tre delle quali, quelli con popolazione inferiore a 4.000 abitanti (295 su 377) potranno usufruire di procedure semplificate. Spariscono le zone turistiche F che rimangono solo per campeggi, edifici in zone ex minerarie e aree non gravate da vincoli per la realizzazione di villaggi turistici come resort all inclusive. Queste zone "non vengono considerate più un tabù e quindi non più da un punto di vista immobiliare ma produttivo e rientrano nella pianificazione ordinaria nelle zone B o C", ha spiegato Batzella. Vengono vietate le lottizzazioni per le seconde case vacanze e l'incremento volumetrico, passa dal 25% della proposta Erriu al 10% nella fascia di salvaguardia dei 300 metri dal mare. Potranno essere fatti interventi solo per migliorare le condizioni strutturali e ricettive e sulla base di un piano con il quale si deve dimostrare che l'ampliamento è legato alla destagionalizzazione. Inoltre, sulla base di alcuni parametri definiti oggettivamente vengono anche stabilite le condizioni di tollerabilità della costa, che viene ripartita in zone, e sarà stabilito quale livello massimo di sopportabilità turistica può essere accettata. Nelle zone agricole sarà possibile realizzare un deposito di campagna anche per i non imprenditori introducendo la figura degli 'agricoltori part-time'. Potranno costruire se residenti nel comune dove hanno il terreno da almeno 10 anni e nessuno in famiglia deve essere agricoltore professionale.

Viene superato completamente il Piano casa e quindi viene imposto lo stop alle deroghe, vengono cancellati i programmi ed i progetti ecosostenibili di grande interesse sociale ed economico, riesumata la Conservatoria delle Coste e costituita una Banca della terra, che rappresenta una primo censimento dei terreni abbandonati non coltivati. Stop anche alle grandi strutture di vendita come i centri commerciali. "Vogliamo dare un impronta della nostra idea di urbanistica – ha spiegato Eugenio Lai – abbiamo reputato fosse meglio presentare una nostra legge più semplice e più efficace per diversificare le situazioni. La nostra ambizione è quella di discutere questa legge in Commissione e la maggioranza saprà fare sintesi".