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"Nel rispetto della vigente normativa antiriciclaggio, il Banco di Sardegna ha proceduto ad effettuare le doverose segnalazioni e, a tutela dell'interesse generale, ha ritenuto assolutamente indispensabile presentare un esposto alla Procura di Sassari con la descrizione circostanziata e documentata di quanto emerso dalle verifiche ispettive. Nell'esposto è assente qualsiasi tipo di giudizio, valutazione o accusa nei confronti di privati o di istituzioni. Il Banco di Sardegna rimane in attesa dei risultati dell'indagine di Polizia Giudiziaria attualmente in corso".

In un comunicato appena diffuso, l'istituto di credito con sede a Sassari interviene per la prima volta nella vicenda del trasferimento sospetto di danaro dai conti della Uil sarda a due banche di Ginevra e Bratislava, per precisare la propria posizione. "A seguito delle notizie riportate da vari organi di stampa – spiegano i vertici della banca del gruppo Bper – riguardo bonifici a favore di istituzioni estere disposti nella filiale di Villanova Monteleone e in quella di Putifigari su conti correnti intrattenuti da alcuni clienti, il Banco di Sardegna Spa ritiene necessario precisare che alla fine dell'anno passato il direttore della filiale di Villanova Monteleone segnalò alcune anomalie nelle procedure per le operazioni sopra descritte.

Gli accertamenti ispettivi hanno rilevato che le anomalie erano state importanti e gravi tali da provocare il procedimento disciplinare definito con il licenziamento dell'impiegato autore dei bonifici. Contro questo provvedimento non è stata proposta opposizione alcuna nei termini previsti dalla legge". La somma di danaro "sparita" dai conti della Uil sarda sarebbe di circa trecentomila euro, comprendente anche 76mila euro della raccolta di fondi per l'alluvione che colpì la Sardegna nel novembre del 2013.